Il marciatore italiano Alex Schwazer è stato squalificato per doping dall’Atletica Integrity Unit (Aiu) e il suo ricorso respinto dal Tas. La decisione ha confermato la sospensione di otto anni a partire dall’11 agosto 2016, dopo la sua seconda violazione al Codice mondiale antidoping.
Il marciatore italiano, Alex Schwazer, vedrà respinto il ricorso per doping dal Tas: squalifica confermata per otto anni.
Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha respinto il ricorso del marciatore italiano Alex Schwazer contro la decisione dell’Atletica Integrity Unit (Aiu) di non sospendere la sua squalifica di otto anni per doping. La squalifica di Schwazer è iniziata dall’11 agosto 2016, a seguito della sua seconda violazione al Codice mondiale antidoping. Il Tas, situato a Losanna, in Svizzera, ha confermato quanto stabilito l’anno scorso dall’Aiu, che dipende da World Athletics.
Il caso è iniziato con un controllo antidoping il 1° gennaio 2016, nel corso del quale Schwazer è risultato positivo. Il marciatore ha basato il suo ricorso sul fatto di aver collaborato con l’Aiu, l’organizzazione che si occupa delle attività antidoping. Nel marzo 2022, Schwazer ha presentato un ricorso anche alla Corte Europea dei Diritti Umani. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, il Tas ha deciso di respingere il suo ricorso confermando la squalifica.
Sandro Donati, allenatore di Schwazer nel 2015-2016, ha commentato la decisione del Tas, esprimendo il suo dispiacere per l’atleta e aggiungendo che personalmente non avrebbe mai considerato di rivolgersi a tali organizzazioni. Secondo Donati, queste organizzazioni non esistono per lui. Donati ha anche condiviso il suo punto di vista sul possibile ritorno di Schwazer alle competizioni, sottolineando che spetta a Alex decidere, ma che personalmente ci penserebbe molto. L’allenatore ha sottolineato che la storia di Schwazer è molto chiara e che ci sono prove e indizi che dimostrano la sua colpevolezza. Donati ha anche espresso la sua opinione sulle organizzazioni antidoping, definendole multinazionali che operano al di fuori delle leggi.
In sintesi, il ricorso di Alex Schwazer contro la sua squalifica di otto anni per doping è stato respinto dal Tas. Nonostante la sua collaborazione con l’Aiu e il tentativo di fare appello alla Corte Europea dei Diritti Umani, il marciatore italiano dovrà affrontare la sua squalifica. Sandro Donati, l’allenatore di Schwazer, ha espresso il suo dispiacere per l’atleta e la sua opinione sulle organizzazioni antidoping. Ora spetta a Schwazer decidere il suo futuro nelle competizioni, ma Donati ha sottolineato che la storia è molto chiara e che ci sono prove e indizi che dimostrano la sua colpevolezza.