Nell’analisi della sconfitta dell’Italia contro la Svizzera, l’ex ct azzurro Prandelli assolve l’allenatore Spalletti, sottolineando la mancanza di giocatori adatti per affrontare la sfida. Un’occasione persa, ma senza colpe da attribuire all’attuale tecnico della Nazionale.
Il verdetto di Prandelli su Spalletti: la partita contro la Svizzera e la mancanza di giocatori adatti.
Ma che poteva fare Spalletti contro la Svizzera? Senza giocatori adatti, magari avesse avuto un Chiellini. L’ex ct azzurro ed ex tecnico della Fiorentina assolve Luciano da Certaldo senza lasciare spazio a dubbi.
Il calcio italiano è in grave crisi da oltre dieci anni. E lo ha detto a Radio anch’io sport su Radio1: Bisogna curare di più i settori giovanili, i centri federali, cercare di capire come far crescere il talento in Italia, che c’è, ma probabilmente è soffocato da questo calcio geometrico, per tornare ad un calcio sano, dove imprevedibilità e fantasia individuali devono essere padrone del gioco. Noi da 15 anni seguiamo delle mode: del possesso palla, dei giochisti. Abbiamo prodotto dei buoni giocatori, non ottimi, a centrocampo. Ma abbiamo perso le punte, gli esterni, quelli capaci di affrontare l’uno contro uno.
E l’opinione dell’ex ct Cesare Prandelli, ospite di Radio anch’iosport. Adesso, per recuperare ci vuol tempo, allestendo un programma sportivo che parta dai bambini e per quello serve la collaborazione di Federcalcio e Lega ha aggiunto.
Una delle critiche che vengono mosse è la scelta di Spalletti come ct, troppo allenatore e poco selezionatore secondo alcuni: Io sostengo da tempo che la Federazione dovrebbe crescere in casa i selezionatori, a partire dagli ex campioni del mondo. Ora è facile dire che Spalletti non è un selezionatore, ma contro la Svizzera Luciano cosa poteva fare? Ci sono mancati temperamento, carattere, determinazione. Ci fosse stato in campo un Chiellini sarebbe stato diverso. I protagonisti sono i giocatori.
Rischiamo di non andare ancora ai Mondiali? Il rischio c’è eccome. Quando fummo eliminati nel 2014 io dissi: Siamo sicuri che nei prossimi anni ci andremo? Già a quei tempi avevamo dei dati che mostravano un trend negativo in prospettiva: una grandissima competenza e grandi risorse fino ai 19-20 anni, siamo competitivi a livello mondiale ma poi abbiamo un buco incredibile, da anni. Non riusciamo a proporre giocatori in prima squadra, a farli crescere, a dar loro una forza morale e quindi li perdiamo. Forse la Federazione deve fare qualcosa in più, deve cercare di farli crescere in casa i ragazzi.
Multietnicità, ecco l’ultimo tasto: Il tema è molto interessante. Ma se noi abbiamo le scuole calcio dove devi pagare, i nuovi italiani non hanno la possibilità di farlo. Dobbiamo dare la possibilità a questi ragazzi di aiutarci, ne abbiamo bisogno.