L’Italia dovrà rinunciare ai Mondiali di atletica del 2027 a Roma a causa del mancato rispetto dei requisiti essenziali. Dopo aver ospitato gli Europei nel 2024, un’altra grande opportunità per il Belpaese sfuma.
La rinuncia italiana ai Mondiali di atletica del 2027 a Roma: un sogno infranto per mancanza di requisiti essenziali.
Niente mondiali di atletica nel Belpaese. Dopo gli Europei del 2024, infatti, il sogno era quello di portare a Roma anche i Mondiali. La candidatura per il 2027 era stata mandata con buone speranze per vedere tutto il meglio dell’atletica mondiale nella Capitale, ma purtroppo non sarà così.
La Federazione italiana atletica leggera ha deciso di ritirare la candidatura per l’appuntamento iridato che si sarebbe dovuto tenere in terra italica tra tre anni. La motivazione è ben nota, infatti oggi è arrivata la notizia che il governo non ha garantito i fondi necessari per la manifestazione mondiale.
A darne comunicazione la Fidal che ha ritirato la candidatura di Roma con una lettera trasmessa al presidente di World Athletics, Sebastian Coe, e in copia al chairman della Commissione di valutazione, il finlandese Antti Pihlakoski. La decisione è, come detto, conseguente alla presa d’atto dell’assenza dei requisiti minimi per partecipare al confronto, il cui atto finale – la decisione della sede del Mondiale – avverrà con ogni probabilità oggi.
In una intervista al Corriere della Sera, solo un mese fa il presidente della Fidal, Stefano Mei, dopo un incontro con il governo si era detto speranzoso. Oggi l’amara marcia indietro. In corsa per ospitare il Mondiale tra tre anni rimangono Istanbul e Pechino. Il progetto sponsorizzato dalla Fidal nella figura del presidente Stefano Mei è definitivamente tramontato, con la decisione del Consiglio dei Ministri di non garantire la necessaria copertura finanziaria. Il sogno di riportare la competizione a Roma è quindi sfumata.
L’atletica italiana merita di provarci, Sebastian Coe ha spesso ribadito che sarebbe contento di riportare i Mondiali a Roma, aveva detto Stefano Mei ad agosto scorso per presentare la candidatura. Il tentativo, però, non è andato a buon fine. Questa la ricostruzione e i passaggi che hanno portato all'(auto) esclusione italiana. Entro il 23 febbraio, il governo avrebbe dovuto fornire la lettera di garanzia a World Athletics. Il comunicato del ministro Abodi, in data 22 febbraio, tiene viva la speranza pur lasciando intendere che le cifre in ballo sono alte, in un momento non semplice per l’Italia, comunque a pochi giorni dalla scadenza ancora non erano chiare le intenzioni.
Sabato 24 la Federazione con una nota evidenzia le lacune tra la garanzia offerta dal Governo e la richiesta di World Athletics di circa 85 milioni di euro. Di là a poco la frattura definitiva. Il Consiglio dei Ministri, già dubbioso, non tollera l’ultimatum e chiude le porte a Roma 2027. Con ogni probabilità la competizione iridata si terrà allora a Pechino, che ha già soddisfatto le attese di World Athletics.