Un’indagine è stata avviata per esaminare il prezzo di vendita del Milan, sollevando interrogativi sulla congruità della cessione della squadra rossonera da Elliott a Red Bird. Le autorità giudiziarie milanesi stanno cercando di chiarire le ragioni di questa operazione.
Indagine sul prezzo di vendita del Milan – Sospetto su effettiva cessione della squadra rossonera: situazione critica.
Ci sono diverse questioni al centro dell’inchiesta milanese che sollevano dubbi sulla effettiva cessione del Milan dal fondo Elliott a Red Bird, e una di queste riguarda la congruità del prezzo di vendita della squadra rossonera. Secondo quanto si è appreso da ambienti giudiziari milanesi, il club è stato formalmente acquistato per circa 1 miliardo e 200 milioni di euro, una cifra considerata da tempo troppo alta.
Le indagini mirano a fare luce sulla presunta simulazione di compravendita e sulla motivazione dietro questa operazione. La Guardia di Finanza e gli inquirenti sono già al lavoro sulle carte sequestrate durante la perquisizione nella sede del Milan e presso alcune persone legate alla società, per scoprire le ragioni dietro questa operazione.
Attualmente, quattro persone sono indagate dalla Procura di Milano, tra cui Giorgio Furlani, attuale CEO del Milan, e Ivan Gazidis, suo predecessore. Le perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza coinvolgono diversi soggetti coinvolti, non limitandosi agli uffici ma estendendosi alle abitazioni private.
Dai documenti sequestrati emerge almeno un presunto motivo per cui Elliott potrebbe aver simulato la vendita del Milan, mantenendo segretamente il controllo del club. Gli inquirenti evidenziano un conflitto di interesse in quanto il fondo di Paul Singer risulta avere un’influenza dominante su un altro club di calcio francese, il Lille, che partecipa alle stesse competizioni europee. Questo violerebbe il Regolamento UEFA che impedisce a un soggetto di esercitare il controllo su più club iscritti alle competizioni.
La presunta vendita simulata potrebbe quindi essere stata un modo per gestire contemporaneamente sia il Milan che il Lille. Inoltre, stando agli atti, Elliott controllerebbe anche il Lille attraverso un debito di 170 milioni che la società Callisto detiene nei confronti del fondo americano. Inoltre, tramite un finanziamento di quasi 600 milioni di euro da parte di RedBird, il fondo avrebbe mantenuto la gestione del Milan, secondo l’accusa.
Per quanto riguarda il prezzo di vendita, da tempo si è sempre parlato di una cifra troppo alta rispetto al reale valore del club, stimato intorno a 700 milioni di euro secondo gli esperti del settore calcistico.
Dopo la perquisizione, il Milan ha rilasciato una nota in cui afferma di essere terza ed estranea al procedimento in corso, sottolineando che l’indagine ipotizza inadeguate comunicazioni alle autorità competenti e coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis. Il club si dichiara pienamente collaborativo con le autorità inquirenti.
L’inchiesta sul prezzo di vendita del Milan va avanti e solo il tempo dirà quali saranno gli sviluppi e le conseguenze per tutte le parti coinvolte.