Una decisione attesa con ansia sul caso Acerbi-Juan Jesus, con implicazioni per i difensori dell’Inter. Le versioni contrastanti dei fatti hanno scatenato un dibattito appassionato tra tifosi e cittadini. Il calcio si mischia con la politica, in una questione che va oltre il campo di gioco.
Il verdetto sul caso Acerbi-Juan Jesus: l’attesa spasmodica e il coinvolgimento della politica e dei cittadini.
Il caso Acerbi-Juan Jesus ha tenuto tutti sulle spine, non solo i protagonisti direttamente coinvolti, ma anche i club di appartenenza dei giocatori. Questa vicenda ha superato i limiti del campo sportivo, coinvolgendo anche la politica. Come ha detto Winston Churchill, Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio, e così gli italiani, i tifosi e anche i semplici cittadini hanno preso parte attivamente al dibattito sul presunto caso di razzismo avvenuto durante l’incontro Inter-Napoli.
Tutta l’attenzione si è ora concentrata sul verdetto finale del Giudice sportivo Gerardo Mastrandrea, proprio mentre un altro calciatore, Vinicius del Real Madrid, lancia un ennesimo grido d’allarme, questa volta in lacrime. La giornata di lunedì di Mastrandrea è stata particolarmente intensa, e diverse fonti pensano che la decisione sul caso Acerbi-Juan Jesus verrà presa oggi.
Una prova che accerti la matrice razzista delle parole di Acerbi non lascerebbe alcun dubbio a Mastrandrea, che applicherebbe le almeno dieci giornate di squalifica previste dall’art. 28 del Codice di Giustizia Sportiva. Tuttavia, potrebbe anche applicare l’art. 39, quello sulla condotta gravemente antisportiva, che prevede una sanzione più ridotta. I precedenti, soprattutto quelli più recenti, fanno però pensare a una soluzione più severa. Nel corso degli ultimi casi dal 2020 in poi, tra Serie B e Lega Pro, non sono mai state comminate meno di dieci giornate di squalifica, anche in assenza di prove certe dell’atto razzista.
In caso di una squalifica così pesante, il futuro di Francesco Acerbi all’Inter si complicherebbe notevolmente. Il club milanese non ha alcuna intenzione di essere coinvolto in un caso di razzismo così grave. Il Giudice Mastrandrea prenderà in considerazione anche le valutazioni fatte da Chinè sul materiale video e audio raccolto nei tre giorni precedenti alle audizioni dei due calciatori.
Juan Jesus, durante la videoconferenza con il procuratore federale, ha ribadito di aver subito un insulto razzista da parte di Acerbi. Quest’ultimo ha ammesso di aver sbagliato e gli ha chiesto scusa, aggiungendo che per lui negro è un insulto come un altro. D’altro canto, Juan Jesus ha ribadito la sua versione, affermando che non ha mai pronunciato frasi razziste e che Acerbi lo ha frainteso.
Restiamo in attesa del verdetto finale. Sarà interessante vedere quale sarà la sentenza del Giudice sportivo e quali conseguenze avrà per i difensori interisti.