Marcello Lippi rivela i retroscena della vittoria dell’Italia ai Mondiali del 2006 nel suo nuovo docufilm Adesso vinco io. Un viaggio emozionante attraverso il suo rapporto con la squadra e la sua determinazione a conquistare il massimo traguardo nel calcio internazionale.
La mentalità vincente di Marcello Lippi: un trionfo ai Mondiali del 2006 raccontato nel docufilm Adesso vinco io.
Marcello Lippi, il celebre allenatore italiano, ha rappresentato una figura di grande importanza nel mondo del calcio. Nel 2006, ha portato la Nazionale Italiana alla vittoria del Campionato del Mondo. Con orgoglio, Lippi afferma di aver sempre creduto nella vittoria e di aver trasmesso questa mentalità ai suoi giocatori, spingendoli a partecipare alle manifestazioni al solo scopo di vincere. Questa filosofia ha dato i suoi frutti durante il Campionato del Mondo del 2006, in cui l’Italia ha trionfato.
Lippi sottolinea che era fermamente convinto che la squadra potesse vincere la Coppa del Mondo. Egli ha cercato di convincere tutti i giocatori di questa possibilità e ci è riuscito. Per Lippi, la vittoria della Coppa del Mondo è stata una delle due cose più straordinarie della sua vita, insieme alla sua famiglia. Egli scherza sul fatto che non vince sempre, ma abbastanza per poter citare il titolo del docufilm Adesso vinco io.
L’allenatore riconosce che la vittoria non può essere raggiunta senza un gruppo di giocatori talentuosi. È stata la combinazione della bravura dei giocatori e delle sue capacità di entrare nella loro testa che ha portato al trionfo. Prima di ogni partecipazione a una manifestazione, Lippi ha sempre detto ai suoi giocatori di pensare solo alla vittoria, perché è questo il modo in cui si raggiungono i risultati. La partecipazione in sé può essere buona, ma la vittoria è ciò su cui bisogna concentrarsi.
Dopo l’esperienza con la Nazionale Italiana, Lippi ha trascorso sette anni in Cina, allenando sia il Guangzhou che la Nazionale cinese. L’allenatore ammette apertamente di essere accettato l’offerta cinese per motivi economici. Tuttavia, fortunatamente, la sua decisione è stata accompagnata dai successi ottenuti con il Guangzhou, vincendo tre campionati e la Champions asiatica.
Durante un incontro al Quirinale con Sergio Mattarella nel 2019, il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto a Lippi se avesse intenzione di tornare ad allenare la Nazionale cinese. Lippi ha scherzato sul fatto di aver imparato solo qualche parola di cinese durante la sua permanenza, sottolineando che imparare la lingua era praticamente impossibile.
Oltre ai successi calcistici, Lippi ha raccontato un aneddoto personale riguardante l’accettazione dell’offerta di allenare la Juventus nel 1994. Prima di prendere una decisione, Lippi è andato sulla tomba di suo padre, consapevole che suo padre non era un grande amante della Juve. Lippi ha rassicurato suo padre dicendogli di avere pazienza e che non resterebbe deluso dalla sua scelta.
La carriera di Lippi come calciatore è iniziata nella Stella Rossa Viareggio, la squadra della sua città. Lippi ricorda con nostalgia quel periodo in cui venivano spesso invitati a cantare Bella Ciao. Nonostante la squadra fosse quasi visto come una cellula del partito comunista, i giovani giocatori pensavano solo a divertirsi e a giocare a calcio.
Infine, Lippi parla di Zinedine Zidane, definendolo tecnicamente il migliore. Zidane è stato parte della Juventus vittoriosa degli anni ’90, che ha conquistato numerosi trofei. Lippi ammira Zidane sia come calciatore straordinario che come persona.
Il racconto di Marcello Lippi sulla sua vittoria al Campionato del Mondo del 2006 ci mostra l’importanza della mentalità vincente e della determinazione nel raggiungere gli obiettivi. La sua carriera nel calcio è stata ricca di successi e di esperienze uniche, che hanno contribuito a forgiare la sua reputazione di uno dei migliori allenatori italiani.