Un tifoso dell’Atalanta è stato fermato per comportamenti razzisti durante la semifinale di Europa League a Marsiglia. Il prefetto ha confermato che sarà processato. L’episodio ha scosso il mondo del calcio e sollevato preoccupazioni sull’odio nel calcio moderno.
Tifoso dell’Atalanta fermato a Marsiglia per comportamento razzista durante semifinale di Europa League: in custodia giudiziaria.
Un tifoso dell’Atalanta è stato fermato al Velodrome di Marsiglia dopo che erano circolati video di due sostenitori bergamaschi che facevano uno il saluto nazista e l’altro l’imitazione di una scimmia nel settore ospiti dello stadio: è accaduto durante la semifinale di andata di Europa League disputata dai bergamaschi sul campo dell’Om. È in custodia giudiziaria e comparirà davanti a un giudice , ha reso noto il prefetto della regione Bouches-du-Rhone, secondo quanto riferisce il sito francese Ici, senza precisare quale sia il tifoso fermato. Gli episodi sono stati condannati dal sindaco di Marsiglia, Benoit Payan, che ha parlato di comportamento intollerabile e indegno sottolineando che non c’è spazio per il razzismo in un uno stadio, né fuori . I 2.800 tifosi dell’Atalanta arrivati a Marsiglia sono stati sorvegliati da un migliaio di gendarmi attorno allo stadio e all’interno dell’impianto sono stati usati anche droni per verificare che non venissero accesi fumogeni.
Un evento spiacevole ha scosso la comunità calcistica in seguito alla semifinale di andata dell’Europa League tra l’Atalanta e l’Om, giocata a Marsiglia. Purtroppo, sono emersi video che mostravano due tifosi bergamaschi compiere gesti razzisti e discriminatori nel settore ospiti dello stadio Velodrome. Uno di loro ha eseguito un saluto nazista, mentre l’altro ha imitato una scimmia. Questi comportamenti sono assolutamente inaccettabili e vanno condannati senza esitazione.
Le autorità francesi hanno prontamente preso provvedimenti, arrestando il tifoso coinvolto e mettendolo in custodia giudiziaria. Ora il caso verrà portato davanti a un giudice per le relative valutazioni. Non è stato specificato quale dei due tifosi sia stato fermato, ma è importante che sia fatta giustizia per condanne così gravi.
Il sindaco di Marsiglia, Benoit Payan, ha commentato l’episodio definendolo intollerabile e indegno. Ha sottolineato che non c’è assolutamente spazio per il razzismo, né in uno stadio né altrove. Questa condanna da parte delle autorità locali è una prova della seria presa di posizione contro il comportamento discriminatorio e razzista nei confronti degli avversari.
È importante evidenziare che tali gesti offendono e danneggiano non solo la squadra ospitante, ma mettono in cattiva luce anche i tifosi dell’Atalanta, i quali erano giunti in gran numero a Marsiglia, circa 2.800 persone. Per garantire l’ordine e la sicurezza, le autorità francesi hanno impiegato circa mille gendarmi per sorvegliare gli ultras bergamaschi attorno allo stadio. Inoltre, sono stati utilizzati anche droni all’interno dell’impianto per verificare che non venissero accesi fumogeni, che spesso sono associati a comportamenti violenti.
Purtroppo, episodi come questi evidenziano la persistenza di problemi come il razzismo nel calcio e la necessità di un impegno congiunto da parte di tutte le parti coinvolte per contrastare questa piaga. Le società sportive, le autorità, i tifosi e gli organismi calcistici devono collaborare per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, che rifletta i valori positivi dello sport. Non bisogna mai dimenticare che il calcio unisce le persone di diverse nazionalità e culture e che il rispetto reciproco è fondamentale per il successo di questa meravigliosa disciplina.