Il mondo del calcio piange la scomparsa dell’ex allenatore Sven-Göran Eriksson, avvenuta all’età di 76 anni. Le notizie della sua morte sono state confermate da siti web inglesi e svedesi, che riportano un comunicato ufficiale della famiglia.
Addio al grande maestro del calcio: Sven-Göran Eriksson, un’icona nelle memorie di tutti i tifosi e giocatori.
È con grande tristezza che il mondo del calcio piange la scomparsa di Sven-Göran Eriksson. Il noto tecnico svedese, famoso per le sue esperienze in Italia e in Inghilterra, è deceduto all’età di 76 anni, dopo una lunga malattia. La notizia, dapprima diffusa dalla BBC e successivamente confermata dalla famiglia, ha subito fatto il giro dei siti inglesi e svedesi, lasciando tutti senza parole.
Eriksson è stato un personaggio di grande rilievo nel calcio britannico. È stato il primo allenatore straniero a guidare l’Inghilterra, segnando così una pietra miliare nella storia del calcio inglese. La sua figura è indissolubilmente legata al successo della nazionale inglese durante il suo mandato, che ha visto la squadra raggiungere i quarti di finale sia al campionato europeo del 2004 che alla Coppa del Mondo del 2006.
Ma Eriksson non è stato solo un grande allenatore per l’Inghilterra. In Italia ha lasciato il segno con le sue esperienze sulla panchina di Lazio, Sampdoria e Roma. Con la Lazio ha conquistato lo scudetto nella stagione 1999-2000, regalando gioie immense ai tifosi biancocelesti. Successivamente, ha portato la sua competenza in giro per il mondo, allenando squadre in Arabia Saudita, Cina, Thailandia e Molde, in Norvegia.
Ma la vita di Eriksson non è stata solo calcio. A gennaio, ha annunciato di essere affetto da un cancro al pancreas allo stato terminale, con un tempo di vita residuo stimato in un anno al massimo. Da quel momento, Eriksson ha vissuto la sua vita al massimo, godendo dei momenti con i suoi cari e dei traguardi personali che ancora poteva raggiungere.
Una delle situazioni più toccanti è stata la partita organizzata tra le leggende del Liverpool e dell’Ajax, nella quale Eriksson ha potuto sedersi sulla panchina dei Reds. Un sogno che si è avverato per lui, un’emozione intensa che ha toccato il cuore di tutti i presenti.
Le sue ultime parole, pronunciate nel corso di un documentario dedicato alla sua figura, sono estremamente significative e rispecchiano lo spirito positivo che ha contraddistinto la sua vita. Non essere dispiaciuto. Sorridi, ha detto Eriksson, invitando tutti a prendersi cura di sé stessi e a vivere ogni istante fino alla fine. Ha riconosciuto di aver avuto una vita meravigliosa e ha sfidato il timore della morte, accettandola come parte integrante dell’esistenza umana.
Oggi, il mondo del calcio piange la perdita di un grande uomo. Sven-Göran Eriksson sarà ricordato come un allenatore di talento, ma anche come un uomo positivo che ha lasciato un segno indelebile nelle vite di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui. Il suo ricordo vivrà per sempre nei cuori di coloro che hanno amato e apprezzato il suo impegno nel mondo dello sport.
Sven-Göran Eriksson: Lutto nel mondo del calcio per la morte dell’ex allenatore