La fine di un’epoca nel tennis con la separazione tra Ivanisevic e Djokovic: le dichiarazioni dell’ex coach rivelano un mutuo stancarsi reciproco. Ivanisevic non si sentiva più in grado di aiutare il numero 1 del ranking, portando così alla conclusione di un’importante collaborazione nel mondo del tennis.
La fine di un’epoca nel tennis: Ivanisevic e Djokovic si separano dopo un rapporto di coaching che ha raggiunto la sua conclusione.
Diciamo che io mi ero stancato di lui e lui si era stancato di me: ma in ogni caso non sentivo più di poterlo aiutare. Queste sono le dichiarazioni di Goran Ivanisevic in una recente intervista in cui ripercorre la sua separazione professionale con Novak Djokovic, il numero 1 del ranking mondiale.
Secondo Ivanisevic, non c’è un vero motivo dietro questa separazione se non un senso di saturazione e fatica dopo cinque anni davvero difficili e intensi. Ivanisevic sottolinea che già in Australia si sentiva abbastanza stanco, non tanto perché Djokovic avesse perso in semifinale, avrebbe potuto anche vincere il torneo, ma perché il fatto che avesse perso in semifinale sembrava fosse una tragedia. Il coach croato fa notare che non c’è nulla di tragico in una sconfitta in semifinale, ma Djokovic ha perso contro un giovane avversario che è stato semplicemente migliore in quella partita. Ivanisevic ammette di non sapere cosa sia accaduto a Djokovic in quel match, ma sottolinea che quel giorno non era lui stesso e che Sinner è stato bravo ad arrivare a quel livello di gioco quasi al 100%, anche se al massimo delle sue capacità non ci sono mai garanzie.
In particolare, l’ultimo anno è stato davvero duro per Djokovic. Ivanisevic fa riferimento alla sconfitta subita a Wimbledon nel 2023, che ha colpito anche lui come allenatore. Ammette che va fatta lodi all’avversario, Carlos Alcaraz, ma ritiene che la partita avrebbe potuto cambiare con uno o due punti. In seguito, ci sono state la finale incredibile a Cincinnati e la vittoria agli US Open, ma Ivanisevic ha avuto la sensazione che tutto fosse vicino alla fine in quel momento. Era solo questione di tempo prima che la separazione arrivarasse.
Ivanisevic analizza poi in dettaglio la sconfitta subita in semifinale in Australia contro Sinner, sottolineando che non è successo niente di tragico. Djokovic ha perso contro un ragazzo più giovane e più bravo, ben preparato a tutto. L’ex coach non sa cosa sia successo a Djokovic in quella partita, ma nota che Sinner è un avversario troppo forte per non entrare in partita quasi al 100%. In quella partita, Djokovic non era se stesso e contro Sinner non puoi permetterti di essere al di sotto del tuo livello migliore.
Infine, Ivanisevic indica quale sarebbe il successore ideale per Djokovic. Secondo lui, Nenad Zimonjic, con cui Djokovic sta attualmente allenandosi, sarebbe la persona giusta per lui. Ivanisevic afferma che Zimonjic conosce molto bene Djokovic e ha una grande competenza tennistica. Secondo l’ex coach, Djokovic non ha bisogno di una persona nuova in questo momento, altrimenti sarebbe confuso dopo soli 10 giorni lasciando il nuovo allenatore nel buio a chiedersi cosa sta succedendo. Zimonjic conosce già tutto di Djokovic e il suo approccio potrebbe aiutarlo. Come sottolinea Ivanisevic, Zimonjic è anche un suo grande amico e hanno lavorato insieme nella Coppa Davis. La sua competenza nel tennis è enorme.
In conclusione, la separazione tra Ivanisevic e Djokovic rappresenta la fine di un’era nel tennis. Dopo cinque anni di collaborazione intensa, il coach sente che non può più aiutare Djokovic come prima. Entrambi si sono stancati l’uno dell’altro e hanno deciso che era arrivato il momento di prendere strade diverse. Ora Djokovic si sta allenando con Nenad Zimonjic, una persona di fiducia che conosce bene il campione serbo. Sarà interessante vedere come si evolverà la carriera di Djokovic con il suo nuovo allenatore e cosa riserverà il futuro per entrambi.