Dopo aver conquistato trionfi a Melbourne e Rotterdam, Jannik Sinner è tornato al suo rifugio a Montecarlo dopo un periodo di relax a Sesto Pusteria. Il giovane tennista si prepara per le prossime sfide, carico di energia e determinazione.
Il ritorno trionfale di Jannik Sinner: dai campi di Sesto Pusteria a Montecarlo, dopo grandi vittorie a Melbourne e Rotterdam.
Dopo aver trascorso alcuni giorni a Sesto Pusteria, il paese natale di Jannik Sinner, il giovane tennista è finalmente rientrato a Montecarlo. Sono stati giorni di riposo per lui trascorsi nell’Alto Adige, dopo le fatiche ma anche i trionfi che ha ottenuto a Melbourne e Rotterdam. Jannik ha messo al centro del suo lavoro la preparazione per questa stagione, che finora lo ha portato al terzo posto nel ranking mondiale.
Durante un’intervista, Sinner ha parlato della nuova stagione e di come intende programmarla. Ha menzionato spesso l’imminente rassegna olimpica, poiché non ha avuto l’opportunità di partecipare alle passate Olimpiadi di Tokyo. Jannik ha espresso la sua felicità nell’essere considerato per far parte dei Giochi Olimpici e ha dichiarato che andrà a Parigi per cercare di conquistare una medaglia. Ma non solo per questo motivo, ha anche sottolineato l’importanza di conoscere nuovi atleti con nuovi metodi di lavoro per il suo futuro. Ritiene che sia fondamentale ottenere il maggior numero di informazioni possibile, in quanto si prevede la presenza di atleti molto forti.
In particolare, il giovane tennista altoatesino tiene molto a due appuntamenti: le Olimpiadi e il torneo di Roma, che si svolge nel celebre Foro Italico. La stagione sarà molto intensa e il desiderio di Jannik è quello di migliorarsi costantemente. Questo è quanto ha dimostrato negli ultimi mesi, conquistando il terzo posto nel ranking mondiale, a poca distanza dal secondo occupato dal campione spagnolo Carlos Alcaraz.
Wimbledon è uno dei tornei che incuriosisce particolarmente il ventiduenne altoatesino; è considerato il torneo più affascinante dello Slam. Jannik ha dichiarato che è una sfida che lo stimola molto, poiché offre la possibilità di giocare su una superficie leggermente diversa dalle altre. Bisogna fare amicizia con l’erba, che a volte può rimbalzare in maniera imprevedibile o far scivolare. Nella scorsa stagione, Sinner è riuscito a raggiungere le semifinali di Wimbledon, ma è stato sconfitto dal serbo Novak Djokovic.
Riguardo all’attenzione crescente che sta ricevendo a causa dei suoi risultati, Jannik ha risposto in modo molto chiaro: fa parte del gioco ed è una cosa positiva perché significa che sta facendo bene sul campo. Tuttavia, come ha sottolineato, non ci sono solo i tornei dello Slam. Il giovane tennista tiene molto anche al torneo di Roma, che si svolge appunto al Foro Italico. Nella scorsa stagione, è stato deluso dal raggiungimento delle semifinali, poiché è stato sconfitto da Cerundolo. Ma quest’anno spera di alzare il suo livello di gioco. Considera l’evento al Foro Italico un’esperienza bellissima, soprattutto grazie alla presenza di numerosi tifosi. Quando entra in campo e sente l’energia della folla, sembra quasi che ci siano 50.000 persone. Jannik sa che deve migliorare soprattutto sulla superficie in terra battuta, ma è sicuro di potercela fare.
Infine, ha parlato anche della sua vita mediatica. Il successo ottenuto finora non lo ha cambiato come persona. Il suo sogno è di riscoprire quella sensazione di vittoria, ma allo stesso tempo è consapevole dell’importanza di ciò che accade al di fuori del campo. Stare vicino alla sua famiglia e alle persone più care è ciò che conta davvero, perché alla fine è ciò che rimane.
Jannik Sinner è un giovane tennista eccezionale, determinato a migliorarsi ulteriormente e a lasciare il segno nel mondo del tennis. Il suo ritorno a Montecarlo dopo i trionfi conseguiti negli ultimi tornei è un momento di riposo e riflessione, in vista di una stagione intensa che lo vedrà sfidare i migliori giocatori del mondo. Non vediamo l’ora di vedere quali saranno i suoi prossimi risultati e di supportarlo in ogni sua sfida. Buona fortuna, Jannik!