Il talento altoatesino del tennis, Jannik Sinner, festeggia il suo 23esimo compleanno con una performance eccezionale a Cincinnati. Non al massimo della forma, ma comunque presente e determinato a mostrare il suo valore in campo.
Il brillante trionfo del giovane talento del tennis altoatesino nell’arena di Cincinnati: 23 anni di successi e promesse.
Cincinnati ce lo ha restituito, non al 100%, ma Jannik è tornato. Nel giorno del suo 23esimo compleanno, l’altoatesino sempre n.1 del ranking, dopo l’esordio in Ohio con una vittoria su Alex Michelsen non certo memorabile, ritorna in campo per giocarsi gli ottavi di finale contro Jordan Thompson. Tutti gli appassionati di tennis e tutti i tifosi di questo straordinario campione hanno bisogno di sentire di nuovo il ragazzo della Val Pusteria.
Certo i quarti canadesi a Montreal hanno dato piena dimostrazione di come la condizione agonistica di Jannik Sinner non fosse ancora quella che si confà a un numero uno del mondo, ma il ragazzo dai capelli rossi è un lottatore, ora la lotta è in campo e con il suo corpo, vedremo se la condizione giocando cambierà.
Il suo sogno è sempre stato quello di diventare n° 1 del mondo e vincere uno Slam. È un obiettivo chiaro di chi aveva la passione per calcare tutte le superfici tennistiche del mondo. Difficile, facile, tanto è che Jannik ci è riuscito. Sapeva magari in cuor suo di possedere le qualità per tentare l’impresa. Un’arrampicata riuscita, grazie a doti non comuni, l’umiltà, lo spirito di sacrificio, la dedizione al lavoro, l’ossessione per il miglioramento costante e quotidiano.
Jannik compete sempre per la vittoria finale, ecco quindi il perché delle rinunce, la scelta di non partecipare alle Olimpiadi di Parigi. È una scelta difficile e dolorosa. Sa ascoltare il suo corpo e quando si rende conto di non poter competere per vincere il titolo, non gioca. È una mentalità da vero campione.
Certo la terra Olimpica di Parigi non ha aiutato, per le caratteristiche del suo tennis e per il peculiare excursus dell’azzurro, è sicuramente la meno indicata ad offrire le condizioni ideali al fine di realizzare un certo tipo di cammino. Ma ora si riparte con un motore ancora non al massimo, ma si riparte. Noi e tutti gli appassionati non possiamo che augurare il meglio a questo giovane ragazzo italiano.
Buon 23, porta anche bene no?